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È scontro tra blocchi e la neutralità diventa movimento necessario

È scontro tra blocchi e la neutralità diventa movimento necessarioNehru, Nkrumah, Nasser, Sukarno and Tito in New York, Settembre 1960

Tornano conflitti tra potenze, nostalgie imperiali, rilancio d’un impero in decadenza: tutto questo costringe molti Paesi a schierarsi. Eppure sono esistiti i Non-Allineati. Neutrale non significa non prendere parte, ma avere un ruolo attivo: il «neutro» come terza possibilità, come superamento del conflitto per dirla con Roland Barthes

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 5 luglio 2022
Il ritorno della contrapposizione-scontro tra grandi blocchi, il riemergere di nostalgie imperiali, il rilancio di un impero in decadenza, sta costringendo diverse nazioni in tutto il mondo a schierarsi o con la Nato o con l’asse Russia-Cina e sue appendici. Paesi come Finlandia e Svezia che erano rimasti neutrali durante il periodo della cosiddetta «guerra fredda», hanno saltato il fosso e son finiti nella gabbia della Nato, rinunciando ad un loro, encomiabile e storico punto di riferimento: essere Paesi che accolgono i rifugiati politici e coloro che fuggono dalle guerre. Come dimenticare il ruolo politico giocato dalla Svezia del premier...

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