Cultura
E se la traduzione automatica mettesse fuori gioco tutti?
Express Quando accadrà non ci sarà fattore identitario che tenga. Ma intanto la traduttrice britannica Kate Briggs, vincitrice del premio Windham-Campbell, la definisce «come pratica e arte, insieme solitaria e collaborativa, disciplinata e profondamente educativa, una devozione privata e un progetto pubblico, un’esperienza che eccita e frustra»
Kate Briggs
Express Quando accadrà non ci sarà fattore identitario che tenga. Ma intanto la traduttrice britannica Kate Briggs, vincitrice del premio Windham-Campbell, la definisce «come pratica e arte, insieme solitaria e collaborativa, disciplinata e profondamente educativa, una devozione privata e un progetto pubblico, un’esperienza che eccita e frustra»
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 1 aprile 2021
Alla giornalista Alison Flood, che l’ha intervistata la settimana scorsa per il Guardian, Kate Briggs – traduttrice britannica da tempo trapiantata a Rotterdam – ha detto che ancora stenta a credere a quello che le è successo: «Quando ho ricevuto un’e-mail del presidente del premio Windham-Campbell, che mi chiedeva un appuntamento telefonico per annunciarmi buone notizie, mi sono detta che probabilmente avrei dovuto presentare qualche autore o tradurre un testo in vista dell’assegnazione». E invece il riconoscimento – tra i più sostanziosi del mondo con i suoi 165mila dollari, l’equivalente di circa 140mila euro – è andato proprio a lei,...