Cultura
È tempo di lasciare la testa fra le nuvole
Arte «Cloud Cities Barcelona», l’installazione permanente nel Mirador di Torre Glòries di Tomás Saraceno a centrotrenta metri da terra: un alveare di mini-loft prismatici e percorribili, collegati da una rete simile a una ragnatela ad alta tenologia
Tomás Saraceno, veduta dell’installazione «Cloud Cities Barcelona», 2022, courtesy Studio Tomás Saraceno e Mirador Torre Glòries
Arte «Cloud Cities Barcelona», l’installazione permanente nel Mirador di Torre Glòries di Tomás Saraceno a centrotrenta metri da terra: un alveare di mini-loft prismatici e percorribili, collegati da una rete simile a una ragnatela ad alta tenologia
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 3 luglio 2022
Arianna Di GenovaBARCELLONA
Racconta Tomás Saraceno che ha avuto difficoltà a studiare da ragazzo: condivideva una piccola stanza con i suoi fratelli e a salvare la sua concentrazione furono, in quegli anni, le ariose sale delle biblioteche pubbliche. Qualcosa dev’essere rimasto in lui di quella sensazione di claustrofobia e del desiderio di sgattaiolare via dalle costrizioni se poi, una volta diventato artista architetto e scienziato – una figura prismatica la sua -, ha cominciato a sognare spazi sospesi, bolle «celesti» percorribili, intime camere della lettura immaginate a centinaia di metri da terra, trasparenti e fluttuanti. L’incertezza del volo e l’utopia tecnologica («ma questa...