Politica

E tre, anche Eugenio Gaudio rinuncia: tengo famiglia

E tre, anche Eugenio Gaudio  rinuncia: tengo famigliaUn presidio davanti all’ospedale dell’Annunziata a Cosenza – Ansa

Sanità La nomina dell’ex rettore a commissario alla sanità dura un giorno: «Mia moglie non vuole trasferirsi a Catanzaro. Un lavoro del genere va fatto con il massimo impegno, non ho intenzione di aprire una crisi familiare». Strada: «Clima grottesco»

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 18 novembre 2020
Sul suo nome era nata una grande alleanza durata poche ore. Il magnifico metteva d’accordo quasi tutti. Un ecumenismo sorprendente. O forse no. Perché il carrozzone della sanità calabrese in tutti questi anni, specie dal 2010 in poi, è stato sempre trasversale. Virava a destra e a sinistra. Ma la traiettoria preferita era al centro. Eugenio Gaudio era il prototipo del commissario ideale. Vicino al Pd ma non inviso a destra. «Confido in Gaudio», esclamava il presidente reggente della regione Calabria Nino Spirlì. «Una grande vittoria dei calabresi», annuiva il potente deputato reggino di Forza Italia, Francesco Cannizzaro. VICINO ALL’OPUS...

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