Italia

Ebreo accoltellato a Milano: razzismo o gesto di un folle

Italia Gli inquirenti propendono per un atto di «autoesaltazione». Un testimone: era solo, biondo e con la carnagione chiara. Ma le comunità ebraiche sono preoccupate

Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 14 novembre 2015
Chi ha colpito, e per quale ragione, il quarantenne Nathan Graff, di nazionalità israeliana, genero del rabbino Hetzkia Levi, l’altra sera in viale San Gimignano, periferia sudovest di Milano? Si cerca una persona di carnagione chiara e capigliatura bionda, non esattamente l’identikit di un arabo. Il pool antiterrorismo della procura di Milano, aprendo un fascicolo a carico di ignoti per il reato di tentato omicidio, ha escluso l’aggravante dell’odio razziale. Le ipotesi più accreditate, dunque, lascerebbero propendere verso un’azione solitaria, per motivi che non avrebbero a che vedere con l’antisemitismo e neppure con una terza Intifada all’europea. Ma è evidente...

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