Ecatombe sulla costa libica
Forse 200 morti nel naufragio di un barcone a Zuwara, sulla costa libica. Gli abitanti inscenano una protesta contro i trafficanti Forse 200 morti nel naufragio di un barcone a Zuwara, sulla costa libica. Gli abitanti inscenano una protesta contro i trafficanti. Li chiamano “vampiri” ma non è detto che non siano gli stessi scafisti e le loro famiglie. Circa 150 i superstiti trasportati in un centro di detenzione al confine con la Tunisia che è roccaforte dell’Is e degli stessi trafficanti, che sono spesso le stesse persone. La Casa Bianca sprona l’Europa a dare una stretta alla tratta di profughi ma i profughi potrebbero essere usati come scudi umani in caso di bombardamenti della costa libica. L’Unhcr dice che sono già 300 mila i rifugiati e migranti che hanno tentato nel 2015 di attraversare il Mediterraneo, 2.500 non ce l’hanno fatta
Forse 200 morti nel naufragio di un barcone a Zuwara, sulla costa libica. Gli abitanti inscenano una protesta contro i trafficanti Forse 200 morti nel naufragio di un barcone a Zuwara, sulla costa libica. Gli abitanti inscenano una protesta contro i trafficanti. Li chiamano “vampiri” ma non è detto che non siano gli stessi scafisti e le loro famiglie. Circa 150 i superstiti trasportati in un centro di detenzione al confine con la Tunisia che è roccaforte dell’Is e degli stessi trafficanti, che sono spesso le stesse persone. La Casa Bianca sprona l’Europa a dare una stretta alla tratta di profughi ma i profughi potrebbero essere usati come scudi umani in caso di bombardamenti della costa libica. L’Unhcr dice che sono già 300 mila i rifugiati e migranti che hanno tentato nel 2015 di attraversare il Mediterraneo, 2.500 non ce l’hanno fatta