Scuola
Ecco come Renzi divide le università in serie A e B
Dopo la scuola, gli atenei La riforma Madia della pubblica amministrazione vincola l’accesso ai concorsi pubblici alla valutazione delle strutture e non solo alla laurea. Studenti,sindacati, rettori, M5S e Sel, tutti contro il governo: «Classista». «Incostituzionale». «Mette Nord contro Sud». «Abolisce il valore legale del titolo»
Laureate – tam tam
Dopo la scuola, gli atenei La riforma Madia della pubblica amministrazione vincola l’accesso ai concorsi pubblici alla valutazione delle strutture e non solo alla laurea. Studenti,sindacati, rettori, M5S e Sel, tutti contro il governo: «Classista». «Incostituzionale». «Mette Nord contro Sud». «Abolisce il valore legale del titolo»
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 4 luglio 2015
Dopo la scuola, ora è il turno dell’università. Erano in molti a pensare che la «Buona Università» – il nome scelto per sancire definitivamente l’esistenza di atenei di «serie A» e di «serie B» in Italia, come sostenuto dal Presidente del Consiglio Renzi in un discorso al Politecnico di Torino del 19 febbraio scorso– sarebbe arrivata in autunno. Invece il governo ha pensato di anticiparla a luglio con l’emendamento 13.38 all’articolo 13 della riforma della Pubblica amministrazione presentato dal deputato Pd Marco Meloni (già lettiano e ex responsabile università del Pd) in commissione Affari Istituzionali alla Camera. Nei fatti è...