Internazionale
Ecco com’è un Cie da «paese sicuro»
Turchia La storia di Pietro e Claudio: arrestati in Kurdistan con l'accusa di affiliazione ad un'organizzazione terroristica, sono scomparsi per tre giorni in un carcere per poi finire in un centro detentivo dove si usano fondi Ue
La città kurda di Nusaybin, sud-est turco – LaPresse
Turchia La storia di Pietro e Claudio: arrestati in Kurdistan con l'accusa di affiliazione ad un'organizzazione terroristica, sono scomparsi per tre giorni in un carcere per poi finire in un centro detentivo dove si usano fondi Ue
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 10 agosto 2016
Scomparsi in un carcere turco e deportati, passando per un Cie circondati da bandiere europee e insetti. Pietro e Claudio hanno vissuto in prima persona la gestione dell’emergenza rifugiati appaltata dall’Europa alla Turchia «paese sicuro» e la guerra al popolo kurdo. Il quadro che emerge è drammatico, aggravato dallo stato di emergenza imposto al paese dopo il tentato golpe. La conseguenza, dice al manifesto Pietro Pasculli, è concreta: l’autorità non è più in capo alla magistratura, ma alla polizia. «Con Claudio Tamagnini siamo arrivati in Turchia il 22 luglio. Volevamo testimoniare il conflitto in Kurdistan, raccogliere le storie delle famiglie»....