Alias Domenica
Oscar Wilde, eccolo sfilare nei fatti della propria vita come un io postumo
Dall'estetismo britannico Avvalendosi di scoperte importanti, Matthew Sturgis scrive una biografia dello scrittore che già «all’alba della sua virilità» costrinse la propria epoca ad accorgersi di lui: «Oscar», da Utet
Aubrey Beardsley, illustrazione per la Salomè di Oscar Wilde, 1893
Dall'estetismo britannico Avvalendosi di scoperte importanti, Matthew Sturgis scrive una biografia dello scrittore che già «all’alba della sua virilità» costrinse la propria epoca ad accorgersi di lui: «Oscar», da Utet
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 15 dicembre 2019
Il genere biografia ormai gareggia con il romanzo, il biografo con il biografato, i fatti con la personalità di turno, il solido granito con l’intangibile arcobaleno, stando alla analogia di Virginia Woolf, tanto citata, che si trova in The New Biography. Lo studioso possiede mezzi che solo cinquanta anni fa erano inimmaginabili, e insieme alla raccolta di tanti dati più o meno significativi cresce la sensazione che il nostro tempo divori se stesso a una velocità esasperante. Rispetto al romanzo, la biografia ha un valore aggiunto: è memoria di una vita vissuta, e impone un detour nel tempo fra cose,...