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Economia e Costituzione, le false teorie moderate
Per sostenere l’inapplicabilità della Carta, l’editorialista del "Corriere della sera", Galli della Loggia, usa argomentazioni tipicamente reazionarie. Ragionamenti che purtroppo hanno contagiato anche la cultura che si vorrebbe progressista
/var/www/vhosts/ilmanifesto.co/ems/data/wordpress/wp content/uploads/2013/12/17/intervento costituzione – Illustrazione di Ludovica Valori
Per sostenere l’inapplicabilità della Carta, l’editorialista del "Corriere della sera", Galli della Loggia, usa argomentazioni tipicamente reazionarie. Ragionamenti che purtroppo hanno contagiato anche la cultura che si vorrebbe progressista
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 18 dicembre 2013
Recentemente Ernesto Galli della Loggia («Quelle letture strumentali della Costituzione», 8 dicembre 2013) e Paolo Flores d’Arcais («La Costituzione e la signora Thatcher», 13 dicembre 2013) hanno polemizzato sul significato e la portata della nostra Costituzione. Vale la pena riflettere su questa polemica, non tanto per difendere le tesi di Flores, che si difende benissimo da solo, ma per analizzare le argomentazioni di Galli della Loggia, perché dimostrano chiaramente come la sedicente cultura moderata o conservatrice sia in realtà reazionaria. Non a caso Galli della Loggia finisce il suo articolo affermando che alcuni principi della Costituzione sono semplicemente inattuabili e...