Visioni
Edgar Reitz: l’arte, la nostalgia e la tensione verso l’irraggiungibile
Intervista Parla il regista della saga di «Heimat». Il secondo capitolo fu girato durante la caduta del muro di Berlino
Intervista Parla il regista della saga di «Heimat». Il secondo capitolo fu girato durante la caduta del muro di Berlino
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 13 dicembre 2019
Silvia NugaraMILANO
Scrittore, drammaturgo, regista, Edgar Reitz è una delle figure più rilevanti del panorama culturale di lingua tedesca. Nato in Hunsrück nel 1932, tra i firmatari del Manifesto di Oberhausen che nel 1962 diede vita al Giovane Cinema Tedesco, dal 1979 ha concepito Heimat, opera monumentale realizzata tra il 1984 e il 2004 in tre cicli di 30 film e più di 54 ore, a cui si sono aggiunti i Fragmente (2006) e il prequel L’altra Heimat – Cronaca di un sogno (2013). In quest’epopea, le vicende della famiglia Simon abbracciano più di un secolo di storia della Germania, e non...