Editoria, si può dare di più
Ri-mediamo La rubrica settimanale sui media a cura di Vincenzo Vita
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Nel testo di questo articolo mi sembra ci sia l’opportunità di cogliere una lezione che il passato non ha potuto tramandarci.
Quando si cita il dibattito in corso su
l’accesso … per tutelare autonomia e indipendenza dei e nei saperi
non posso fare a meno di ricordare l’avvento di computer, 60 anni fa, che posero il problema di renderli accessibili in termini sia economici [costi proibitivi per singole organizzazioni, come ad esempio l’Università di Bologna] sia di formazione di competenze [a quel tempo non disponibili sul mercato del lavoro].
Anche chi faceva informazione si trovò spiazzato. Si iniziò a scrivere di ciò che ci si accingeva a fare, con computer come quelli scelti dal CERN, e dalle organizzazioni che decisero di emulare l’approccio organizzativo del CERN, chiamandoli “cervelloni”.
Da 60 anni a oggi il problema di un accesso a risorse di calcolo e di comunicazione “digitali”, gestito in modo adeguato …
per tutelare autonomia e indipendenza dei e nei saperi.
non ha mai potuto essere affrontato delineandone, in modo equilibrato, sia gli aspetti sociali/relazionali sia quelli tecnici/normativi.
Mi spiace di non poter contribuire, scrivendone, a cogliere l’opportunità di un recupero di un errore [di sistema sociale] che, per quanto sia stato inevitabile, rischia di replicarsi all’insaputa di chi non l’ha vissuto.