Retromarcia
Fiat L’ad di Fiat si piega alla Consulta e «accetta» i rappresentanti Fiom nelle fabbriche. Ma poi ricatta il governo: «Senza legge sulla rappresentanza ce ne andremo dall’Italia». In realtà a Mirafiori e Cassino è già tutto fermo. Landini: «Rientriamo dalla porta principale, Marchionne ora spieghi il futuro degli stabilimenti»