il manifesto del 14 aprile 2019
La guerra tra Haftar e al Serraj alle porte di Tripoli s’inasprisce, ospedali pieni e sfollati in aumento. Roma in cerca di un ruolo nel balletto internazionale in cui sono impegnati gli inviati dei due nemici. Salvini è un disco rotto: profughi di guerra o no, porti chiusi
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