il manifesto del 16 settembre 2015
Con la sospensione di Schengen e il flop dell’ennesimo vertice sull’emergenza rifugiati «l’Europa si è coperta di vergogna», ammette il vicecancelliere tedesco Gabriel. A rilanciare è il premier ungherese Orbán: dopo la chiusura manu militari dei confini, da ieri manette ai profughi che entrano «illegalmente» nel paese
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