il manifesto del 2 settembre 2018
Il tribunale elettorale brasiliano ignora il Comitato per i diritti umani dell’Onu e impedisce a Lula di candidarsi alla presidenza (ma può fare ricorso). Si chiude il colpo di stato istituzionale dopo il processo-farsa, l’arresto, gli abusi giuridici e l’impeachment di Dilma
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