Alias Domenica

Edwards, una gallese infelice nel Bloomsbury set

Edwards, una gallese infelice nel Bloomsbury setRoger E. Fry, Design for Lalla Vandervelde’s Flat, 1916, Londra, The Courtauld Gallery

Novecento britannico Ospite ammirata di Dora Carrington e di Garnett, Dorothy Edwards non si ambientò mai a Londra: così tornò in Galles dalla madre e poi si uccise. Ora Fazi traduce il suo unico romanzo, Sonata d’inverno

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 3 aprile 2022
La prima dei Bloomsberries era stata Dora Carrington, anzi Carrington, come la pittrice voleva essere chiamata. Benché non si sentisse mai sicura delle proprie opinioni letterarie, il libro di quella «nuova scrittrice» le sembrò rivelare un talento indiscutibile. «Amo molto il suo punto di vista» scrisse di lei a un amico nel giugno 1927. Il libro è una raccolta di racconti intitolata Rhapsody e uscita all’inizio di quell’anno, l’autrice si chiamava Dorothy Edwards e abitava in una strada anonima e borghese di Rhiwbina, sobborgo a nord di Cardiff, in Galles. Per gli inglesi più o meno una colonia. Nel 1930,...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi