Internazionale
Effetto collaterale, la memoria negata
Venti anni fa l’intervento «umanitario» dell’Alleanza atlantica Tra i giovani in piazza oggi a Belgrado: «Vucic legato alla Nato», «Io profugo, dimenticato con le vittime». Stasa Zajovic (Donne in Nero): «Rischio nazionalista»
Il 9 aprile le bombe della Nato arrivarono sulla storica fabbrica Zastava-Fiat di Kragujevac. Furono 124 gli operai feriti. Operai che nei giorni successivi, e sotto le bombe che piovevano, furono protagonisti del salvataggio degli impianti. Nel dopoguerra la fabbrica poté così essere ria-acquistata dalla Fiat. Nella foto la disperazione degli lavoratori tra le macerie. – Ap
Venti anni fa l’intervento «umanitario» dell’Alleanza atlantica Tra i giovani in piazza oggi a Belgrado: «Vucic legato alla Nato», «Io profugo, dimenticato con le vittime». Stasa Zajovic (Donne in Nero): «Rischio nazionalista»
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 22 marzo 2019
Da mesi in tutti i Balcani ci sono manifestazioni di piazza. Da Lubljana in Slovenia,, dove sono comparsi anche i jilet jaunes, a Zagabria, dove i giornalisti hanno protestato qualche giorno fa contro le pressioni del governo sui media, a Belgrado, dove l’opposizione chiede le dimissioni del Presidente Vucic. Si protesta però anche a Banja Luka, a Podgorica e a Sarajevo. Nei Balcani serpeggia un malcontento generale. Le ragioni e i pretesti di ciascuna di queste proteste sono molto diverse da paese a paese e da città a città. In Serbia le manifestazioni vanno avanti da più mesi e si...