Internazionale
Egitto, in moto la macchina dell’oblio
Egitto Fonti di polizia in Egitto hanno riferito di due arresti legati al caso Regeni. Una nota degli inquirenti ha escluso che l’omicidio Regeni abbia riferimenti «terroristici o politici» ma «si tratterebbe di un atto criminale». Oggi alle 13 la salma arriverà a Roma
Polizia egiziana – Xinhua
Egitto Fonti di polizia in Egitto hanno riferito di due arresti legati al caso Regeni. Una nota degli inquirenti ha escluso che l’omicidio Regeni abbia riferimenti «terroristici o politici» ma «si tratterebbe di un atto criminale». Oggi alle 13 la salma arriverà a Roma
Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 6 febbraio 2016
Vogliamo la piena verità sulla scomparsa di Giulio Regeni. Le autorità egiziane hanno già messo in moto la macchina dell’oblio sulla tragica vicenda del dottorando italiano, trovato morto al Cairo nel quartiere di 6 ottobre mercoledì scorso. Sono bastate le prime ricostruzioni del Capo dipartimento per le indagini generali del governatorato di Giza, Khaled Shalaby, per giustificare le ricostruzioni che hanno legittimato la pista dell’incidente stradale. Le rivelazioni che erano emerse da una prima indagine sul corpo del dottorando friulano, effettuate dal procuratore Ahmad Nagi nell’obitorio Zeinum di Sayeda Zeinab, nel centro del Cairo, avevano fatto emergere particolari inquietanti. La...