Economia

Electrolux non convince il governo e gli operai preparano una lunga stagione di lotte

Electrolux non convince il governo e gli operai preparano una lunga stagione di lotte

Intervista Raffaella La Penna, delegata Fiom allo stabilimento di Solaro, spiega perché è inaccettabile il ricatto del colosso svedese che per non licenziare e delocalizzare in Polonia intende portare gli stipendi a livelli da fame. Il prossimo incontro tra azienda, governo e sindacati è fissato per il 17 febbraio

Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 30 gennaio 2014
Lavorare di più per guadagnare meno. La nuova teoria della schiavitù 2.0 elaborata dall’Electrolux ieri è approdata sul tavolo del governo Letta. “L’azienda non ci ha convinto”, ha concluso il ministro Flavio Zanonato. Le parti hanno aperto una trattativa e si rivedranno il 17 febbraio. Ernesto Ferrario, ad di Electrolux, ha insistito sulla riduzione del costo del lavoro per non licenziare nei quattro stabilimenti, mentre il ministro – con i governatori di Veneto e Friuli – ha preteso che la soluzione della crisi passi attraverso un “piano industriale”. Il colosso svedese degli elettrodomestici produce a Porcia (Friuli), Forlì, Solaro (nel...

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