Cultura

Elefante, un maestro della robotica

elefanteLa proboscide come modello dei nuovi robot

Innovazione Intervista all'ingegnera Lucia Beccai che presenterà sabato prossimo al Festival delle scienze di Roma il progetto «Proboscis». «La fisicità è imprescindibile per un essere vivente: è attraverso il corpo che ci si relaziona con la realtà. I robot attuali, però, non ce l'hanno, sono strutture con articolazioni rigide, prive di tessuti in grado di deformarsi»

Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 21 novembre 2021
Si chiama Proboscis ed è  il progetto che l’ingegnera Lucia Beccai dell’Istituto italiano di tecnologia presenterà al pubblico il prossimo sabato, nell’ambito del Festival delle Scienze di Roma presso il teatro studio Borgna dell’Auditorium. È il frutto di ricerche, finanziate dall’Ue, che mirano alla creazione di un robot manipolatore universale basato sullo sviluppo in laboratorio delle caratteristiche biologiche di un organo sensibile e percettivo come la proboscide dell’elefante africano, un muscolo idrostato che non modifica il suo volume: se si accorcia si allarga, se si allunga si stringe. Una particolarità in comune con tante abili strutture molli: i tentacoli del...

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