Cultura

Elena Ferrante, quando la realtà si «smargina»

Elena Ferrante, quando la realtà si «smargina»Henri Matisse

Elena Ferrante Le inutili domande sull’identità di chi si cela dietro il nickname dell’autrice, cancellano il valore dell’opera

Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 14 novembre 2014
Fortunatamente Elena Ferrante è diventata un caso letterario. Sfortunatamente per le ragioni sbagliate. Negli States incassa applausi dalla critica e vende a manetta, come non succedeva dai tempi dei tempi. Rallegrarsene è d’obbligo, ma il lieto evento resta un particolare secondario. In patria impazza la caccia all’identità segreta della benemerita. Sulla Stampa un buontempone ha sentenziato che la conquista dell’America, a suo gusto inspiegabile, deriva dall’anonimato di cui la sleale si circonda. Analisi tanto surreale da meritare lodi: fare di peggio sarà un’impresa. In compenso una responsabile delle pagine culturali di Repubblica, mica pifferi, ci ha messo del suo inaugurando...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi