Visioni
Elettronica e contemporanea, suoni da Oriente e Occidente
Biennale Musica Conclusa la 65esima edizione che guadagna in coerenza con un livello molto alto del programma. «Only the Sound Remains» l’opera di Kaija Saariaho e la diaspora di Joy Frempong
«Only the Sound Remains» di Kaija Saariaho – foto di Andrea Avezzù
Biennale Musica Conclusa la 65esima edizione che guadagna in coerenza con un livello molto alto del programma. «Only the Sound Remains» l’opera di Kaija Saariaho e la diaspora di Joy Frempong
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 28 settembre 2021
Marcello LorraiVENEZIA
Il Leone d’Oro alla carriera attribuito ad una donna – la compositrice finlandese Kaija Saariaho – non è per la Biennale Musica una novità assoluta – ricordiamo il Leone d’Oro a Sofija Gubajdulina nel 2013 – ma oltre ad un riconoscimento che in termini di genere spicca comunque come un’eccezione questa Biennale diretta per la prima volta da una donna, Lucia Ronchetti, ha anche portato in cartellone una presenza femminile insolitamente rilevante: oltre a Saariaho, ricordiamo la compositrice Marta Gentilucci, la sound artist tedesca Christina Kubisch, la vocalist e polistrumentista albanese Elina Duni, la compositrice e performer irlandese Jennifer Walshe,...