Seggio elettorale nella città bosniaca di Banja Luka – Ap
Europa
Elezioni in Bosnia-Erzegovina, si stempera il nazionalismo
Balcani Nuova presidenza moderata di centrosinistra, ostacolata però dalla serba Cvijanović. Appena un’ora dopo la chiusura dei seggi, l’Alto rappresentante internazionale Christian Schmidt ha annunciato l’introduzione di una nuova legge elettorale, che influenzerà il modo in cui saranno formati i vari esecutivi
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 4 ottobre 2022
«Questo è un momento storico. Per la prima volta, la Bosnia-Erzegovina ha due presidenti su tre che non appartengono a dei partiti etno-nazionalisti». Il leader del Partito socialdemocratico bosniaco, Nermin Nikšić, ha festeggiato così domenica sera l’annuncio dei primi risultati preliminari. I bosniaci erano chiamati alle urne per scegliere i loro rappresentanti a livello nazionale, delle entità e dei cantoni, per un totale di 14 parlamenti e governi da eleggere in uno dei più complessi sistemi istituzionali al mondo. L’entusiasmo di Nermin Nikšić è dovuto alla composizione della nuova presidenza tripartita bosniaca, formata da un bosgnacco (o bosniaco musulmano), un...