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Elezioni, un quadro mosso ma dentro la stessa cornice
Contraddizioni post voto I cambiamenti storici non sono mai lineari. Hanno arretramenti, inversioni apparenti, avanzamenti contraddittori. Bisogna quindi osservare bene ciò che sembra resistere. Le elezioni regionali non le hanno vinte i partiti, ma principalmente dei ‘governatori’
Al voto – LaPresse
Contraddizioni post voto I cambiamenti storici non sono mai lineari. Hanno arretramenti, inversioni apparenti, avanzamenti contraddittori. Bisogna quindi osservare bene ciò che sembra resistere. Le elezioni regionali non le hanno vinte i partiti, ma principalmente dei ‘governatori’
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 24 settembre 2020
Il risultato del referendum e quello delle regionali sembrano contraddirsi. Il primo conferma la percezione diffusa, di lungo periodo, che la politica esistente sia sostanzialmente inutile. È quindi un risultato ascrivibile all’ondata populista degli ultimi anni, visto che il cosiddetto populismo quasi sempre identifica il ‘nemico del popolo’ con la classe politica. Dall’altra parte, dai risultati delle regionali emergono tre strane forme di resistenza. La prima è quella del bipolarismo. Sembravamo destinati a superarlo, in Italia come altrove, dopo che i sistemi politici erano stati terremotati dalle conseguenze della crisi economica iniziata nel 2008, quando ‘ospiti sgraditi’ chiamati populisti si...