Cultura

Elif Shafak, l’incontro dell’umanità grazie a fiumi e pioggia

Elif Shafak, l’incontro dell’umanità grazie a fiumi e pioggiaIkon Images

Narrativa «I ricordi dell’acqua» della scrittrice turco-britannica per Rizzoli. L’acqua unisce i punti della vasta rappresentazione storica allestita nel romanzo. Ma si tratta di uno strumento che lega letterariamente destini ed epoche, stagioni e cicli delle vicende umane, indicando, proprio come avviene con gli elementi della natura, che nulla nasce o conclude la propria esistenza in modo isolato, senza essersi intrecciato con quanto lo circonda. La presentazione oggi alle 21.30 al Festival di Mantova con l’autrice e Olga Campofreda

Pubblicato 3 mesi faEdizione del 7 settembre 2024
Seguire la traiettoria di una singola goccia di pioggia e il suo potersi trasformare in vita, ma talvolta anche in morte; risalire il corso dei fiumi e cogliere il portato di storie e avvenimenti che il loro letto ha accolto nel corso del tempo; specchiarsi nella terra allagata cercando tracce di un mondo perduto, come di quello di là da venire. Le storie che come invisibili fili della memoria finiscono per intrecciarsi nel definire un passato che non potrebbe interrogare il presente in modo più compiuto e coerente, sembrano muovere tutte dallo stesso elemento. Eppure quello che Elif Shafak ricompone...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi