Cultura
Élisabeth Filhol, l’umanità nascosta dentro un uragano
L'intervista Parla la scrittrice francese che pubblica «Doggerland» per Neri Pozza. Una terra legava nell’antichità i Paesi del Mare del Nord, l’incombere di una tempesta nella zona ne risveglia i fantasmi. «Quale che sia il livello tecnologico raggiunto, un fenomeno naturale estremo ci fa riscoprire quanto la nostra specie resti vulnerabile»
«Winter» di Henry Wolf (1891) – Smithsonian American Art Museum
L'intervista Parla la scrittrice francese che pubblica «Doggerland» per Neri Pozza. Una terra legava nell’antichità i Paesi del Mare del Nord, l’incombere di una tempesta nella zona ne risveglia i fantasmi. «Quale che sia il livello tecnologico raggiunto, un fenomeno naturale estremo ci fa riscoprire quanto la nostra specie resti vulnerabile»
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 5 marzo 2020
«L’allarme è stato lanciato. La tempesta si sta avvicinando alle coste europee. Più che una tempesta, un uragano scatenato sopra l’Atlantico settentrionale». I bollettini meteorologici hanno già trovato un nome per questa nuova minaccia, un nome duro, aspro che cambia però a seconda del Paese affacciato sulle coste del Mare del Nord nel quale ci si trovi. Dalla Gran Bretagna alla Danimarca passando per la Germania si tratta di uno spazio, oggi marino, che oltre ottomila anni fa era unito da un lembo di terra noto come Doggerland. È a questa terra del mito che dedica da anni le proprie...