Cultura

Elliott Erwitt, l’arte di cogliere di sorpresa

Elliott Erwitt, l’arte di cogliere di sorpresaIl fotografo Elliott Erwitt alla Casa dei Tre Oci di Venezia, 2012 – Foto di Ansa /Andrea Merola

Addii È morto a 95 anni il fotografo americano che ritrasse celebrities e non solo. Ha indirizzato l’obiettivo verso un’umanità variegata, avvicinandosi senza preconcetti al soggetto: a bambini, mani e animali sono dedicate molte sue pubblicazioni

Pubblicato 12 mesi faEdizione del 2 dicembre 2023
Uno dei baci più belli della storia della fotografia (e forse della storia dell’umanità) l’ha firmato lui – Elliott Erwitt – in California, nel 1956. Labbra che si sfiorano, occhi che ridono nel tondo dello specchietto retrovisore dell’automobile, un passo più avanti c’è l’orizzonte di acqua e cielo al tramonto. Le nuance di grigio della fotografia in bianco e nero (California Kiss) – Erwitt utilizzava prevalentemente questo linguaggio – accompagnano l’attimo nel suo proiettarsi verso l’eternità. Lungi, tuttavia, dai sentimentalismi più standardizzati, Erwitt (all’anagrafe Elio Romano Erwitz) sapeva interpretare la realtà con quel suo fare un po’ sornione (come i...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi