Alias Domenica
Ellison, variazioni nere su improvvisazioni jazz
Classici del Novecento Tra i più celebri e equivocati romanzi afro-americani, «Uomo invisibile» arriva solo di rimbalzo alla denuncia sociale, grazie al lavoro dell’autore sulla forma e sulla lingua: ritradotto da Fandango
New York, 1940 ca.
Classici del Novecento Tra i più celebri e equivocati romanzi afro-americani, «Uomo invisibile» arriva solo di rimbalzo alla denuncia sociale, grazie al lavoro dell’autore sulla forma e sulla lingua: ritradotto da Fandango
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 25 aprile 2021
Essere invisibili non comporta necessariamente il farsi trasparenti: non così, infatti, Ralph Ellison intende la sua straordinaria metafora della condizione dei neri d’America intorno alla metà del secolo scorso, nel suo capolavoro Uomo invisibile. Allude piuttosto a un vuoto che i bianchi riempiono con immagini deformi disegnate sulla scorta dei loro pregiudizi, modellate sulle loro paure e sui luoghi comuni bugiardi di cui sono nutriti. Illustra un gioco di riflessi incrociati nel quale i neri, a propria volta, cercano di adattarsi a quell’immagine deformata, oppure la contrastano rifugiandosi nell’affermazione di un’identità separata, il «nazionalismo culturale», che è ancora condizionata, pur...