Jonathan Clancy – foto di Carolina Martines
Visioni
Elogio della lentezza, la pastorale urbana raccontata da Jonathan Clancy
Incontri «Sprecato» segna il ritorno dell'artista canadese ma adottato da Bologna e diventato negli anni uno degli esponenti più importanti della scena musiale della città emiliana.
Pubblicato 9 mesi faEdizione del 17 febbraio 2024
È la prima volta, in più di vent’anni di musica suonata, che James Jonathan Clancy firma un album a suo nome. Il ragazzo nato in Canada, adottato da Bologna e anzi diventato negli anni uno degli esponenti più importanti della scena musicale della città emiliana, torna dopo sette anni a scrivere un disco, Sprecato. Dove forse ancora di più rispetto ai suoi progetti passati, dai Settlefish agli A classic education, dall’ironica autoreferenzialità di His Clancyness ai furiosi Brutal Birthday, si respira una libertà assoluta, una leggerezza nel fondere generi e stili, in un disco notturno, intimo, alieno, concepito assecondando un...