Politica

Emiliano resta nel Pd. Anche Orlando corre. Ma la scissione si fa

Emiliano resta nel Pd. Anche Orlando corre. Ma la scissione si faMatteo Renzi e Michele Emiliano – LaPresse

Democrack Bersaniani furiosi contro il presidente della Puglia, volano stracci. Escono quasi quaranta dem. In Sinistra italiana restano in tredici. D’Alema: Bersani ed io siamo ormai fuori, è chiaro che i leader della nuova cosa non saremo noi. Emiliano: mi candido perché chi non lotta ha già perso, ma è un congresso nato dalla distruzione della comunità per il potere assoluto

Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 22 febbraio 2017
«Chi non lotta ha già perso». Così, con una citazione nientemeno che di Ernesto Che Guevara, alla fine di una direzione Pd in cui la minoranza prende l’ultima sportellata in contumacia (i bersaniani e i dalemiani sono assenti), Michele Emiliano annuncia che resta nel Pd, si candida al congresso e mette fine, almeno per ora, ai suoi «giorni difficili», il suo interminabile andirivieni di qua e di là dalla porta di uscita del partito. Si lancia nella corsa «perché questa è casa mia, è casa nostra, e nessuno può cacciarmi», a un congresso «con rito abbreviato», nato «dalla distruzione di...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi