Alias Domenica

Emmy Hennings, vivo nel forse

Emmy Hennings, vivo nel forseEmmy Hennings in una foto di anonimo, ca. 1910-’13

Maestri in ombra / Speciale estate Dadaismo zurighese. Nel 1916 fonda con Hugo Ball, suo compagno, il Cabaret Voltaire. Ne è l’anima femminile, rimossa

Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 27 agosto 2017
Ho dimenticato il mio nome, e il mio volto». Si chiamava Emmy Hennings o Ball-Hennings (1885-1948), nata Emma Maria Cordsen, ed era una poetessa, scrittrice e performer. Incidentalmente, Emmy è stata la «stella» del Cabaret Voltaire, una stella che però ha brillato a lungo di luce riflessa, emarginata dalla narrazione patriarcale come attricetta demi-monde che si riscatta grazie all’amore per un uomo di genio, Hugo Ball, e quindi si realizza come vedova devota al culto del defunto marito. Certo, lei ha fatto poco per riscuotere la gloria che le sarebbe spettata e anzi ha preferito defilarsi, lasciando che fossero altri...

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