Alias Domenica
Energia e disperazione in un occhio bruciante: Nan Goldin
A Milano, Triennale, «The Ballad of Sexual Dependency» di Nan Goldin L’underground degli anni ottanta americani come in una proiezione casalinga di diapositive
Nan Goldin, «Risé and Monty Kissing», New York City 1988, da «The Ballad of Sexual Dependency»
A Milano, Triennale, «The Ballad of Sexual Dependency» di Nan Goldin L’underground degli anni ottanta americani come in una proiezione casalinga di diapositive
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 15 ottobre 2017
Gigliola FoschiMILANO
Nan Goldin non si difende dal «troppo» della vita, non distoglie mai lo sguardo davanti al dolore o alla morte, non socchiude gli occhi, non cerca di non vedere: lo dimostra l’emozionante videoinstallazione The Ballad of Sexual Dependency, a cura di Fançois Hébel e promossa dal Museo di Fotografia Contemporanea (si può vedere alla Triennale di Milano fino al 26 novembre). Nan Goldin non ha schermi: è dentro, è immersa nella vita. Nan Goldin non «abita la distanza» (per usare un termine del filosofo Pier Aldo Rovatti) ma anzi la prossimità, con tutti i rischi che ciò comporta. Lei –...