Internazionale
Ennahda fa mea culpa per salvarsi. Il presidente Saied governa da solo
Tunisia Ghannouchi tenta di evitare la scissione. In 100 ne chiedono le dimissioni. Arrestato un ex ministro, membro del partito islamista, il capo dello Stato prosegue con le epurazioni
Il presidente Saied con un gruppo di militari su Avenue Bourguiba – Ap
Tunisia Ghannouchi tenta di evitare la scissione. In 100 ne chiedono le dimissioni. Arrestato un ex ministro, membro del partito islamista, il capo dello Stato prosegue con le epurazioni
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 7 agosto 2021
Matteo GaravogliaTUNISI
In una Tunisia che sta ritrovando la sua quotidianità tra emergenza sanitaria di Covid-19 e colpi di mano presidenziali, è partito il conto alla rovescia per capire le reali intenzioni di Kais Saied sul futuro democratico del paese. Il 25 agosto scadranno i 30 giorni con cui il responsabile di Cartagine ha sospeso i lavori del parlamento e sciolto il governo. Fino ad allora le parti coinvolte si muovono a ritmo di dichiarazioni, comunicati e riunioni di partito. L’ULTIMO IN ORDINE di tempo è stato il movimento di ispirazione islamica Ennahda, protagonista indiscusso del dopo Rivoluzione. Dopo avere più volte...