Europa

Meno trojka più lavoro, la speranza di Pèrama

Meno trojka più lavoro, la speranza di PèramaAtene, greci in fila per il cibo distribuito nelle cucine pubbliche, in questi anni di crisi economica – Reuters

Atene Da quando hanno chiuso i cantieri navali, nel sobborgo del Pireo lavora una persona su 10 e si vive con 200 euro al mese. All’Assemblea del quartiere si confrontano ex portuali e disoccupati: molti votano Kke ma tutti guardano con fiducia a Tsipras. Nel quartiere, una volta fiorente, dove ora la crisi umanitaria è devastante: molte persone non riescono a pagare luce e acqua, e rischiano lo sfratto. Qui Alba dorata distribuisce cibo e ha creato un suo sindacato, amico degli armatori. E qui fu ucciso dai neonazisti il rapper antifascista Fissas

Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 28 gennaio 2015
Angelo MastrandreaINVIATO AD ATENE
All’Assemblea aperta di Pèrama non è un giorno come gli altri. Oggi a una donna che si chiama Speranza è nato un bambino e loro ci scherzano su, giocando sullo slogan della campagna elettorale di Syriza «la speranza sta arrivando»: «Non solo è venuta ma ha pure partorito». C’è euforia, alla riunione settimanale di questi ex portuali, ex camionisti, ex lavoratori, travolti dalla crisi dei cantieri navali del Pireo come la stragrande maggioranza degli abitanti di questo sobborgo di 30 mila abitanti della Grande Atene che affaccia su uno dei più importanti porti del Mediterraneo. In questa zona un tempo...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi