Politica
Enrico, i ministri ’vedroidi’ e Cl Così ha lavorato ai fianchi del Cav
Mission impossible Un lavorìo che viene da lontano, nella generazione dei 'giovani' forzisti, per disarticolare il partito berlusconiano. Una scommessa che per ora hanno perso, e male, tutti quelli che l'hanno tentata
La ministra della salute Beatrice Lorenzin
Mission impossible Un lavorìo che viene da lontano, nella generazione dei 'giovani' forzisti, per disarticolare il partito berlusconiano. Una scommessa che per ora hanno perso, e male, tutti quelli che l'hanno tentata
Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 1 ottobre 2013
Una scommessa è una scommessa, una fatica erculea, un’impresa. Ma una scommessa in cui finora molti si sono cimentati – Pier Ferdinando Casini, Gianfranco Fini e da ultimo Mario Monti – e tutti hanno perso portandone addosso cicatrici visibili e incurabili, può essere chiamata un azzardo. Enrico Letta, il premier più sottovalutato della storia della Repubblica italiana, declassato dagli avversari al rango di ’nipote’ dello zio Gianni (ormai arreso all’ineluttabilità dei capricci del Cavaliere) oggi tenta la mission impossible di disarticolare il partito berlusconiano, santo graal ventennale di quella parte della sinistra che è convinta – peraltro dalla sua storia...