Politica

Enrico Letta e la “rivoluzione”

Enrico Letta e la “rivoluzione”

Il nuovo libro dell'ex presidente del Consiglio riflette sull'avvento dei gialloverdi. Un'(auto)critica agli errori delle élites: da Berlusconi a Grillo un'unica catena populista, passando per Renzi

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 17 gennaio 2019
Di fronte allo tsunami del 4 marzo «c’è davvero chi pensa che si sia trattato di un abbaglio collettivo e che si possa far finta di niente e ricominciare come prima. Io no». Non è certo un’apertura ai gialloverdi, quella di Enrico Letta nel suo Ho imparato (il Mulino, 189 pp, da oggi in libreria) ma è di sicuro una chiusura di conti con la politica per come la intende la sua parte, il Pd. E per come l’ha intesa lui stesso nella sua prima vita, fino alla defenestrazione da palazzo Chigi. Era il febbraio 2014, un secolo fa, politicamente...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi