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Erdogan, Israele e Cina equilibristi
Tre Stati per la mediazione internazionale: Ankara è membro Nato, Tel Aviv risente del peso di Mosca in Medio Oriente, Pechino non vuole compromessa la sua strategia economica. L’ex capo del Mossad Halevy: per gli Usa é il momento di «salvare la faccia a Putin». Non lo merita ma così il conflitto si allarga. Anche con l’arrivo di armi europee
Tre Stati per la mediazione internazionale: Ankara è membro Nato, Tel Aviv risente del peso di Mosca in Medio Oriente, Pechino non vuole compromessa la sua strategia economica. L’ex capo del Mossad Halevy: per gli Usa é il momento di «salvare la faccia a Putin». Non lo merita ma così il conflitto si allarga. Anche con l’arrivo di armi europee
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 4 marzo 2022
Chi può parlare con Putin? Il mondo non va tutto nella stessa direzione come vogliono far credere l’Unione europea e gli Usa recapitando armi all’Ucraina e isolando Putin. La Turchia, membro Nato, non mette nessuna sanzione a Mosca e Israele, con il suo milione di russi e ucraini in casa, corre sul filo per non inimicarsi il leader del Cremlino che da anni consente a Tel Aviv in Siria _ dove Israele si è annesso il Golan con l’approvazione Usa_ di bombardare i pasdaran iraniani quando vuole. La Turchia, guardiano degli Stretti, del Mar Nero e del fianco sud est...