Éric Fassin, la pandemia vissuta nella banlieue
TEMPI PRESENTI Un’intervista con il sociologo francese a partire dalle tensioni parigine. La gestione del lockdown non è uguale per tutti. Le oppressioni raddoppiano a carico dei più deboli. «Le logiche della dominazione si intersecano. Nella crisi sanitaria le disuguaglianze sono aumentate. Ciò è ancor più vero in tutte le professioni assistenziali, nella cura dei malati, degli anziani, dei bambini». «C’è una differenza di classe: lo smart-working è per i lavori d’ufficio. Chi non vuole perdere la propria occupazione deve stare in presenza e quindi più esposto»
TEMPI PRESENTI Un’intervista con il sociologo francese a partire dalle tensioni parigine. La gestione del lockdown non è uguale per tutti. Le oppressioni raddoppiano a carico dei più deboli. «Le logiche della dominazione si intersecano. Nella crisi sanitaria le disuguaglianze sono aumentate. Ciò è ancor più vero in tutte le professioni assistenziali, nella cura dei malati, degli anziani, dei bambini». «C’è una differenza di classe: lo smart-working è per i lavori d’ufficio. Chi non vuole perdere la propria occupazione deve stare in presenza e quindi più esposto»