Europa

«Ero al party, ma pensavo fosse lavoro». Le scuse di Johnson al Parlamento

«Ero al party, ma pensavo fosse lavoro». Le scuse di Johnson al ParlamentoManifestazione contro Boris Johnson – Ap

Regno unito L'ammissione del Premier sulla festa a Downing Street. Starmer chiede le dimissioni, i Tories isolano il leader al capolinea

Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 13 gennaio 2022
Dopo le bugie, le scuse. Per Boris Johnson, la sessione di Prime minister question di ieri è stata la più difficile ed umiliante della sua carriera. Apparentemente inaffondabile, lo scafo di Johnson non ha mai imbarcato tanta acqua come in queste ultime 72 ore, dopo la rivelazione lunedì che il 20 maggio 2020, a due mesi dall’inizio del primo lockdown nell’anno I dell’era Covid-19, il suo staff invitava via email 100 colleghi a un garden party a Downing Street cui sarebbero intervenuti in venti, compreso lo stesso Johnson e la moglie. Allora le regole sul distanziamento sociale prevedevano che, all’aperto,...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi