Cultura
Eros e angoscia, il prisma narrativo di Singer
Saggi «Un inafferrabile momento di felicità. Eros e sopravvivenza in Isaac B. Singer» di Fiona Shelly Diwan (per Guerini e Associati)
Biłgoraj, Isaac Bashevis Singer memorial
Saggi «Un inafferrabile momento di felicità. Eros e sopravvivenza in Isaac B. Singer» di Fiona Shelly Diwan (per Guerini e Associati)
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 16 marzo 2022
Come ha più volte affermato egli stesso, ad affascinare Isaac Bashevis Singer (1904 -1991) sono state le passioni nutrite dagli esseri umani, le spinte suscitate dalle loro emozioni, le sterminate superfici carnali, le infinite sfaccettature e tensioni che caratterizzano le relazioni tra i sessi. L’idea che vede nell’eros l’unica fiamma in grado di illuminare l’esistenza dell’individuo svolge pertanto, nell’ambito della sua opera, un ruolo fondamentale. I TANTI ESULI che, sopravvissuti alla Shoah e approdati fortunosamente a New York, ne popolano le narrazioni, si scoprono preda di un lancinante mal di vivere: riusciranno dunque a trovare pace solo nella vitalità amorosa...