Cultura
Erwin Olaf, corpi imprevedibili e fiamminghi
Addii All'età di 64 anni è morto il fotografo olandese che esordì con la serie «Chessmen» e lavorò per importanti campagne pubblicitarie. Attivista Lgbtq+, era stato nominato cavaliere dal governo del suo paese in omaggio al lavoro politico sui diritti della comunità gay,
Erwin Olaf davanti una sua foto – Foto Getty Images
Addii All'età di 64 anni è morto il fotografo olandese che esordì con la serie «Chessmen» e lavorò per importanti campagne pubblicitarie. Attivista Lgbtq+, era stato nominato cavaliere dal governo del suo paese in omaggio al lavoro politico sui diritti della comunità gay,
Pubblicato circa un anno faEdizione del 22 settembre 2023
L’enigma, innanzitutto. E il potere di racchiudere una storia in un frammento visivo, regalando al soggetto imprevisti raccordi con la realtà e il mondo onirico, proprio come avviene nei quadri fiamminghi. «Nel mio lavoro, voglio che lo spettatore pensi al sottotesto della fotografia». In apparenza, tutto è stilizzato, ma c’è un secondo livello da scoprire nelle immagini di Erwin Olaf, il fotografo olandese morto all’età di 64 anni dopo aver convissuto per più decenni con un enfisema polmonare. Le sue solitarie icone, hopperiane, sospese in un’atmosfera di perenne attesa, sono soggettività straniate che si muovono lungo un pericoloso bilico, fra...