Internazionale

Esplosione deposito a Tianjin, arrestati funzionari

Esplosione deposito a Tianjin, arrestati funzionari

Cina La morte di 114 persone, per ora, deve trovare uno o più responsabili da additare e porre come emblema della vergogna, almeno fino allo scandalo successivo. E come da copione, ieri il responsabile cinese della sicurezza sul lavoro, Yang Dongliang (per due anni vice manager della United Chemichals company e per 11 anni vicesindaco di Tianjin) è stato messo sotto indagine «per gravi violazioni»

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 19 agosto 2015
L’imprevedibilità dei cinesi – un tratto piacevole e caratteristico che spesso si perde nelle cronache della Cina – scompare totalmente quando di mezzo ci sono una tragedia e il Partito comunista. Nonostante le liturgie e le logiche con le quali si muove il Partito siano spesso imperscrutabili, a fronte di scandali che diventano casi nazionali e mondiali, tutto diventa pronosticabile. È matematico che vengano ben presto trovati uno o più responsabili del grave danno (specie se è costato la vita a parecchie persone e se ha comportato una copertura mediatica internazionale), che rapidamente siano accusati di crimini e che infine...

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