Alias
Estabrak Al-Ansari, i racconti dell’acqua
Intervista Un incontro con l'artista, filmmaker e attivista sociale in Oman, nella sua casa. «Sono un’ex rifugiata. Avevo quattro anni e mezzo quando sono arrivata a Londra con la mia famiglia. Per ragioni politiche sono nata in Iran, anche se le mie origini sono irachene»
Intervista Un incontro con l'artista, filmmaker e attivista sociale in Oman, nella sua casa. «Sono un’ex rifugiata. Avevo quattro anni e mezzo quando sono arrivata a Londra con la mia famiglia. Per ragioni politiche sono nata in Iran, anche se le mie origini sono irachene»
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 9 gennaio 2017
Manuela De LeonardisMUSCAT
Il ritmo delle onde accompagna il silenzio della notte buia, in un lembo di spiaggia dominato dalla montagna. È qui, nel villaggio Al Bustan che un tempo era abitato dai pescatori, che Estabrak Al-Ansari (Iran 1986, vive e lavora tra Londra e Muscat) ha deciso di trascorrere parte dell’anno. Il primo viaggio in Oman risale alla fine del 2014: proveniva da Londra, dove ha frequentato il Central Saint Martins College of Art and Design, proseguendo gli studi con il master nella produzione di film e video. Estabrak non aveva pianificato di rimanere a Muscat a lungo, ma l’incontro con la...