Europa
Estrema destra in piazza, ma Tsipras non arretra
Atene Malgrado le violenze di Alba Dorata, il voto sulla Macedonia del Nord fissato per giovedì. "La libertà di espressione dei cittadini è un diritto inalienabile, anche per coloro che vogliono abolire la democrazia. Ma non dobbiamo permettere certi eposodi", ha dichiarato il premier greco
Gli scontri, domenica ad Atene, durante la manifestazione per protestare contro l’accordo sul nome della Macedonia – Ap
Atene Malgrado le violenze di Alba Dorata, il voto sulla Macedonia del Nord fissato per giovedì. "La libertà di espressione dei cittadini è un diritto inalienabile, anche per coloro che vogliono abolire la democrazia. Ma non dobbiamo permettere certi eposodi", ha dichiarato il premier greco
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 22 gennaio 2019
L’appuntamento cruciale è fissato per giovedì prossimo, quando il parlamento di Atene sarà chiamato a esprimersi sull’accordo di Prespes, con cui Atene e Skopje hanno deciso di cambiare il nome della Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia in «Macedonia del Nord». Al momento, salvo sorprese dell’ultimo minuto che nessuno può escludere, sembra che il governo di Alexis Tsipras possa riuscire a trovare la maggioranza necessaria per dare «luce verde» al compromesso. Segnali positivi sono arrivati tanto da esponenti del partito di centro il Fiume, quanto da alcuni nomi della sinistra riformista e degli ex socialisti. La logica, è che debba prevalere...