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Età d’oro del cinema in Cambogia

Età d’oro del cinema in Cambogia"Golden Slumbers"

Cinema I fasti e la distruzione di film e studios in due documentari

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 17 marzo 2018
Natasha CeciPHNOM PENH
Rithy Panh è un amico che si incontra prima o poi, spulciando tra i documentari sulla Cambogia degli ultimi anni. Il suo lavoro più noto, emotivamente insostenibile, è del 2003: “S-21, la macchina di morte dei Khmer rossi”, in cui il regista, sopravvissuto al genocidio, mette a confronto altri sopravvissuti, vittime e aguzzini, nella prigione di Tuol Sleng, l’Auschwitz asiatica. Dieci anni dopo Panh è a Cannes e poi in lizza come miglior film straniero agli Oscar con “The Missing Picture”, per raccontare ancora la tragedia del suo paese usando pupazzi di argilla e stralci dall’archivio fotografico. Difficile prescindere dal...

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