Cultura
Etgar Keret, la speranza nascosta nel saper raccontare
L'intervista Parla lo scrittore israeliano che sarà domani a Milano per Bookcity. In «Un intoppo ai limiti della galassia» (Feltrinelli), l’ironia cela spesso l’idea di una seconda chance. «Una storia può essere un modo per affrontare problemi che non sei stato in grado di risolvere. O per fare la pace con qualcuno»
«La vendetta del pesce rosso», dalla mostra «Sandy Skoglund. Visioni Ibride» che si è svolta al Centro Italiano per la Fotografia di Torino
L'intervista Parla lo scrittore israeliano che sarà domani a Milano per Bookcity. In «Un intoppo ai limiti della galassia» (Feltrinelli), l’ironia cela spesso l’idea di una seconda chance. «Una storia può essere un modo per affrontare problemi che non sei stato in grado di risolvere. O per fare la pace con qualcuno»
Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 16 novembre 2019
Un uomo che si fa sparare dal cannone del circo per rivedere, in volo, il figlio di cui ha perso le tracce da tempo. Un pesce rosso che la notte esce dall’acquario per guardare i suoi programmi preferiti in tv. Una coppia che finisce per dirsi la verità sulla fine del proprio rapporto mentre visita la sala dedicata alle piccole vittime della Shoah, allo Yad Vashem di Gerusalemme. In Un intoppo ai limiti della galassia (Feltrinelli, pp. 182, euro 16, traduzione di Alessandra Shomroni) Etgar Keret torna a costruire, con la tenerezza e il gusto dell’assurdo che gli sono propri,...