Internazionale
Etiopia/Tigray, abusi etnici in crescita e caccia grossa alla «cricca»
Guerra o dopoguerra? Il premier etiope Abyi Ahmed visita Makallè per la prima volta dopo la battaglia: «Combattimenti finiti, inutili le mediazioni regionali». Ma a Tembien, dove si ritiene che si nasconda il leader del Tplf Debretsion Gebremichael, continuano i bombardamenti
Le tende approntate per i profughi tigrini nel campo di Umm Rakouba, in Sudan – Ap
Guerra o dopoguerra? Il premier etiope Abyi Ahmed visita Makallè per la prima volta dopo la battaglia: «Combattimenti finiti, inutili le mediazioni regionali». Ma a Tembien, dove si ritiene che si nasconda il leader del Tplf Debretsion Gebremichael, continuano i bombardamenti
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 16 dicembre 2020
A partire dall’ascesa al potere nel 2018 il premier etiope Abyi Ahmed ha messo in atto attraverso il suo Prosperity Party quello che in Occidente chiamiamo spoil system (far girare le poltrone), così tutte le cariche assegnate in precedenza dal Tplf (Fronte popolare di liberazione del Tigray) sono saltate. Ma in Etiopia (è in Africa) c’è di più, con una sovrapposizione tra Tplf partito e appartenenza etnica. Ne è derivata così una sostanziale rimozione di tutti i tigrini dai ruoli chiave dell’amministrazione e non solo. Una situazione che con la recente guerra nel Tigray si è ulteriormente complicata. A parte...