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Etiopia, una transizione con tutti i dolori del passato
Il premier Abiy Ahmed ora tira fuori il "medemer" per «trovare una sintesi tra punti di vista diversi e persino contrari». Ma rischia di diventare un riformista che promuove il cambiamento con la forza delle armi
Il primo ministro etiope Abiy Ahmed – Ap
Il premier Abiy Ahmed ora tira fuori il "medemer" per «trovare una sintesi tra punti di vista diversi e persino contrari». Ma rischia di diventare un riformista che promuove il cambiamento con la forza delle armi
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 21 marzo 2021
Come succede alla vita delle persone anche per gli Stati le situazioni di miglioramento possono presentare effetti avversi. Se vi è mai capitato di accogliere una persona in difficoltà che ha passato molti anni in strada, avrete osservato che il primo effetto, dopo l’euforia dello stare al caldo, è il venir fuori del dolore. Finché la persona è impegnata quotidianamente per sopravvivere, i problemi “minori” restano in secondo piano, ma una volta che si ha un posto, la tranquillità fa emergere la sofferenza. Il non dover lottare fisicamente attiva i ricordi rimossi dalla strada. Quindi paradossalmente l’accoglienza peggiora la situazione....