Politica

Etruria, un pozzo senza fondo

Etruria, un pozzo senza fondoIl presidente del consiglio e la ministra delle riforme

Crack bancari Perquisizioni in 14 società, debitrici di 18 milioni alla "vecchia" Bpel, riconducibili al commercialista Nataloni e all'ex presidente della banca Rosi, sodali in affari anche con Tiziano Renzi, dagli outlet ai centri commerciali. Si allunga l'ombra della bancarotta per i vecchi vertici dell'istituto di credito, fra cui Pier Luigi Boschi, per i due miliardi e passa di sofferenze incagliate.

Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 9 gennaio 2016
Per i passati vertici di Banca Etruria e del Lazio sarà difficile evitare l’accusa di bancarotta più o meno fraudolenta. Con le ripercussioni politiche del caso, vista la presenza nel board dell’istituto commissariato non solo di Pier Luigi Boschi ma anche della coppia Lorenzo Rosi & Luciano Nataloni. Sodali in affari con il cerchio magico familiare dell’inquilino di palazzo Chigi. Ieri, sulla tranche dell’inchiesta legata al conflitto di interessi, e alle omesse dichiarazioni, di Rosi e del commercialista Nataloni, i finanzieri del Nucleo di polizia valutaria di Arezzo hanno perquisito 14 società clienti di Banca Etruria, anch’essa visitata dalla Finanza....

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi